giovedì 9 agosto 2012

E FIDELE SE NE TORNO' IN AFRICA

Oggi in azienda mi e' venuto a trovare un mio ex collaboratore occasionale originario del Burkina Faso. Fidele, questo il suo nome, ormai si e' trapiantato al nord, nella provincia di Vicenza, impiegandosi in una fabbrica che opera nel settore del pellame per calzature. Prese le ferie, e' tornato in Terra di Lavoro a salutare un suo amico che da qualche giorno mi aiuta ad eseguire la 2° pota verde alla vite. Ci siamo salutati calorosamente, scherzando sul fatto che ha messo su una bella pancetta, segno del benessere settentrionale e di una vita che forse finalmente per lui, e' diventata un pochino piu' agiata.
Al contrario mi ha raccontato che anche nell'opulento nord-est si respira aria di crisi. Il suo contratto si e' ridotto per tempo di durata e ore di lavoro svolto in azienda. Molte aziende stanno chiudendo battenti. A fine anno, con molta probabilita', mi ha confidato che tornera' nel suo paese. Mi ha detto: Angelo, se devo morire di fame, preferisco farlo in Africa! L'Italia per gli africani non e' piu' l'eldorado.
Questa' e' la situazione, dobbiamo prenderne atto. Sagge le sue parole: con la crisi, finalmente gli italiani inizieranno ad usare il cervello e non piu' il portafoglio...

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